Salendo per la via, le gambe spingono e i piedi affondano tra le pietre e ti slanci verso l'alto. Proprio come fa il pino cembro che rimane quasi sospeso tra roccia e cielo. Arriva un punto della vita dove occorre trovare forza, anche quando intorno a te la radura è bruciata dal sole

 

La cima di una montagna da sempre rappresenta metaforicamente il successo, il raggiungimento di un obbiettivo, un punto di arrivo ma anche la fatica, la sofferenza e il sacrificio per raggiungerla. Sembra incredibile che un ambiente così duro e privo di comodità come la montagna possa essere sfruttato con i dovuti accorgimenti ai fini terapeutici per migliorare la qualità della vita anche delle persone più deboli o problematiche. Ma forse è proprio in questo contrasto che bisogna leggere questo particolare approccio di vivere la montagna: molto spesso ogni cambiamento in meglio richiede fatica, impegno e dedizione e la montagna da questo punto di vista è un ottima palestra per allenarsi a tener duro e a non mollare di fronte alle difficoltà della vita.
Ogni tanto ci rendiamo conto più in profondità, sentiamo meglio, ci ricordiamo dove siamo e torniamo sul pezzo, sul momento e sulla sensazione presente per qualche istante. In quel momento passiamo dal pensare alla consapevolezza e quando questo accade, si spalanca la porta dell'intelligenza vera, uno spazio interessante, sveglio, acuto. Molto più vasto dell'ego pensante abituale. Dove le emozioni e anche i pensieri vengono riconosciuti come pensieri ed emozioni, e respirano nell'insieme, nell'integrità del momento. Tutta la nostra storia, una storia - appunto - è una matassa di pensieri ed emozioni che diventano secondari quando si affievolisce il bisogno di questa identificazione e del giudizio. Alla fine, facciamocene una ragione, siamo luce e presenza, consapevolezza prioritaria su ogni pensiero ed emozione.
Quando ci fermiamo in questa stabilità, nell'osservazione e nell'accoglienza consapevoli, accediamo alla dimora di fermezza e tenacia che hanno le rocce, le piante, gli animali. Solo quando la mente chiassosa si fa da parte, possiamo connetterci con la natura a un livello profondo e andare oltre il senso di separatezza dell'eccessivo pensare.


Ecco qualche esempio di itinerario in consapevolezza:


ITINERARIO DI ACQUA E TERRA (Mare e bosco, macchia mediterranea)

La Liguria offre molte località turistiche di mare raggiungibili in treno e in auto. Pochi turisti sono a conoscenza del fatto che gli stessi posti possono essere scoperti anche camminando. Esiste un sentiero che attraversa l'intera regione stando a mezza costa e garantendo, al viandante attrezzato, visuali mozzafiato tra boschi di lecci e castagneti e insenature dal mare brillante: E' il Sentiero Verde - Azzurro. Recentemente recensito, vi propongo a tappe alcune passeggiate che possono essere definite anche "trekking del mare", ovvero camminate in montagna con approdo a spiagge o coste che, nei periodi caldi, possono regalarci un buon bagno ristoratore. In questa tratta si parte da Moneglia, raggiungibile con il treno, per arrivare alla località successiva a piedi: Deiva Marina.
Si inizia dalla stazione e si entra nell'abitato della bella località di mare scegliendo di addentrarsi nelle viuzze del centro storico o andando verso il lungo mare, costeggiato da un muro dal quale qualche arcata ci regala una prima vista romantica. Si giunge quindi verso il canale o piccolo torrente alla ricerca dei segnali del Sentiero (Verde Azzurro, ovvero SVA). Da qui parte il nostro cammino in salita con dei gradini che affiancano la ferrovia sul lato sinistro, mentre case e alberi si alternano al alto destro. Si giunge così sulla strada asfaltata che, dopo qualche tornante, ci conduce ancora all'indicazione che dobbiamo seguire. Si riprende il percorso tra coltivi e muretti a secco sino a Lemeglio, piccolo abitato sopra Moneglia con una bella chiesetta e una buona visuale sulla costa. Il tratto continua addentrandosi nel bosco fitto. Poco prima di entrare nel bosco c'è una viuzza che posso eleggere luogo del cuore: un sentierino dove scorgi il mare e la terra che vi digrada coltivata ad orti. Ci si può sedere e respirare lentamente, inalando aria fresca ed energia. Volendo si può praticare una breve meditazione. Finalmente l'ombra degli alberi e il silenzio della natura ci conducono in un punto in cui la vegetazione si dirada divenendo più bassa e mediterranea: castagni e lecci lasciano spazio ad arbusti sempreverdi e a corbezzoli, qualche cartello ci indica la caccia al cinghiale. Si giunge dunque a un bivio che seguiremo andando a destra, scendendo in un ripido percorso, (consigliabile un paio di scarpe da trekking e delle bacchette), che digrada verso la boscaglia. Si giunge a una strada asfaltata dove, poco prima un cartello in legno recava la scritta Deiva Marina. Il percorso termina dopo qualche tornante nello splendido abitato di Deiva, dove qualche casetta circondata da orti, accoglie con i suoi colori il turista a piedi. In un attimo vi troverete lungo un viale con un fiume alla sinistra e degli alberi che si alternano a panchine sulla destra. Lì potrete sedervi per gustare la vostra bella camminata magari con una focaccia o una pizzetta del posto. Il tempo previsto per questo percorso è di circa 1 ora e 20 minuti camminando a passo lento e tranquillo. Al termine della camminata mi porto a casa tanta serenità e vitalità. Sono felice di aver scoperto che ci si può spostare anche a piedi da una cittadina a quella successiva senza usare mezzi di trasporto.
11 Settembre 2019

 


Itinerari di consapevolezza

Premesso che ogni camminata fatta con attenzione, cioè direzionando la propria consapevolezza e intenzione all'atto in sé del camminare, può essere un'occasione di ricerca di senso e libertà, in questa sezione raccogliamo itinerari e percorsi fatti da chiunque voglia collaborare nella raccolta delle informazioni e del suo essere stato presente al cammino. In questo senso questo sito non è una raccolta di sentieri per chi fa trekking, cioè una collezione di tracciati e di dati tecnici, ma piuttosto l'insieme delle esperienze che ci hanno permesso di realizzare un percorso, dentro e fuori di noi. Cosa è cambiato prima di partire, durante la camminata e dopo? Come ci sentivamo? Abbiamo provato delle sensazioni fisiche, dei fastidi? Che pensieri arrivavano? Queste potrebbero essere alcune domande che possiamo porci una volta che torniamo a casa.
Gli itinerari della via della lentezza sono divisi per ambiente, rappresentando una sorta di connessione con l'elemento naturale ed energetico che li rappresenta: avremo quindi itinerari di terra (per esempio con boschi, foreste, alpeggi, prati, colline, pascoli, etc.), di acqua (lago, cascata, fiume, torrente, mare, etc), di aria (se andiamo molto in alto verso le vette e sopra di noi non abbiam più nulla, quindi anche camminare in quota, o in cresta, su un sentiero che unisce delle dorsali, per esempio).
​Andremo ad indicare anche dati utili per il viandante: tempi di percorrenza, condizioni del sentiero, tipo di itinerario (vedi sopra), zone di rifugio o di interesse artistico, storico, naturalistico e luoghi del cuore, cioè un posticino dove abbiamo potuto apprezzare particolarmente la connessione tra noi stessi e la natura. Possiamo anche descrivere in poche righe il tipo di situazione che abbiamo vissuto in quel momento e che cosa è accaduto. Questi itinerari non necessariamente devono avere un posto di arrivo preciso, cioè un rifugio o un bivacco. Possono essere anche parti di un sentiero che magari si praticano un pò alla volta oppure che ci portano in un luogo del cuore (un grande albero, un laghetto, una roccia, un rustico abbandonato, una cappelletta, etc.). In questo modo l'itinerario acquista una valenza sensoriale e percettiva molto forte e soggettiva andando ben oltre all'aspetto topografico in sè. Nella tappa qui sotto trovate un esempio. Ognuno di voi può scrivere e mandare itinerari via mail (sezione contatti).


   MONEGLIA, STAZIONE FS -  DEIVA MARINA

  • Regione: Liguria
  • Durata: 1 ora e 30 minuti
  • Difficoltà: escursionistico
  • Natura: 75%
  • Percorribilità: piedi


ITINERARIO DI ACQUA E TERRA (Mare e bosco, macchia mediterranea)

La Liguria offre molte località turistiche di mare raggiungibili in treno e in auto. Pochi turisti sono a conoscenza del fatto che gli stessi posti possono essere scoperti anche camminando. Esiste un sentiero che attraversa l'intera regione stando a mezza costa e garantendo, al viandante attrezzato, visuali mozzafiato tra boschi di lecci e castagneti e insenature dal mare brillante: E' il Sentiero Verde - Azzurro. Recentemente recensito, vi propongo a tappe alcune passeggiate che possono essere definite anche "trekking del mare", ovvero camminate in montagna con approdo a spiagge o coste che, nei periodi caldi, possono regalarci un buon bagno ristoratore. In questa tratta si parte da Moneglia, raggiungibile con il treno, per arrivare alla località successiva a piedi: Deiva Marina.
Si inizia dalla stazione e si entra nell'abitato della bella località di mare scegliendo di addentrarsi nelle viuzze del centro storico o andando verso il lungo mare, costeggiato da un muro dal quale qualche arcata ci regala una prima vista romantica. Si giunge quindi verso il canale o piccolo torrente alla ricerca dei segnali del Sentiero (Verde Azzurro, ovvero SVA). Da qui parte il nostro cammino in salita con dei gradini che affiancano la ferrovia sul lato sinistro, mentre case e alberi si alternano al alto destro. Si giunge così sulla strada asfaltata che, dopo qualche tornante, ci conduce ancora all'indicazione che dobbiamo seguire. Si riprende il percorso tra coltivi e muretti a secco sino a Lemeglio, piccolo abitato sopra Moneglia con una bella chiesetta e una buona visuale sulla costa. Il tratto continua addentrandosi nel bosco fitto. Poco prima di entrare nel bosco c'è una viuzza che posso eleggere luogo del cuore: un sentierino dove scorgi il mare e la terra che vi digrada coltivata ad orti. Ci si può sedere e respirare lentamente, inalando aria fresca ed energia. Volendo si può praticare una breve meditazione. Finalmente l'ombra degli alberi e il silenzio della natura ci conducono in un punto in cui la vegetazione si dirada divenendo più bassa e mediterranea: castagni e lecci lasciano spazio ad arbusti sempreverdi e a corbezzoli, qualche cartello ci indica la caccia al cinghiale. Si giunge dunque a un bivio che seguiremo andando a destra, scendendo in un ripido percorso, (consigliabile un paio di scarpe da trekking e delle bacchette), che digrada verso la boscaglia. Si giunge a una strada asfaltata dove, poco prima un cartello in legno recava la scritta Deiva Marina. Il percorso termina dopo qualche tornante nello splendido abitato di Deiva, dove qualche casetta circondata da orti, accoglie con i suoi colori il turista a piedi. In un attimo vi troverete lungo un viale con un fiume alla sinistra e degli alberi che si alternano a panchine sulla destra. Lì potrete sedervi per gustare la vostra bella camminata magari con una focaccia o una pizzetta del posto. Il tempo previsto per questo percorso è di circa 1 ora e 20 minuti camminando a passo lento e tranquillo. Al termine della camminata mi porto a casa tanta serenità e vitalità. Sono felice di aver scoperto che ci si può spostare anche a piedi da una cittadina a quella successiva senza usare mezzi di trasporto.
11 Settembre 2019

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